Così abbiamo salvato un bambino

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La bellissima storia raccontata da Davide La Monica, Infermiere del 118 di Arezzo e Volontario della Croce Rossa Italiana di Sansepolcro, ai microfoni di Tevere TV

Nella serata del 22 novembre 2019, in una casa del centro storico di Arezzo, un bimbo di cinquanta giorni va in arresto respiratorio mentre la mamma lo sta allattando. Ha il raffreddore e un rigurgito di latte gli causa un’ostruzione delle vie aeree.

Il padre chiama immediatamente il 118 e all’operatore della Centrale Davide La Monica, che risponde alla sua richiesta di aiuto, dice: C’è un neonato, un bambino di cinquanta giorni che non respira più.

Davide La Monica gli chiede: Sapete fare le manovre di disostruzione? La risposta è negativa: No, no, non so fare niente!

La situazione è alquanto critica: il bambino che l’uomo tiene in braccio non respira quasi più, a tratti chiude gli occhi, emette qualche lamento, sta diventando paonazzo e ha una bavetta alla bocca. Tutti sintomi del soffocamento.

Davide La Monica è consapevole che l’auto-medica potrebbe non giungere prima che il lattante vada in arresto cardiaco. Impartisce, quindi, al padre passo passo le istruzioni necessarie per deostruirgli le vie aeree:

Lo tenga in alto, lo appoggi sulla spalla e gli dia le pacchette nel muscolino che sta tra la spalla e la schiena. Gliene dia cinque.

Lui è stato bravissimo – ha precisato Davide La Monica – perché in silenzio è riuscito a fare le manovre esattamente come gliel’ho spiegate io e il neonato ha fatto un gemito; quel gemito che, oltre lui, ha fatto respirare tutti quanti e ci permette oggi di raccontare una storia bellissima.

Nel video, il Focus approfondimento del TG di Tevere TV.

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